Seconda Guerra Mondiale - 1939-1941 Storia di V

Il 1 settembre 1939 la Germania nazista invase la Polonia per riottenere la Prussia, provocando lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver spezzato la resistenza dell'esercito polacco con la “guerra lampo” (Blitzkrieg) la Germania si fermò, mentre gli anglofrancesi posizionavano le truppe lungo la linea Maginot. L'esercito nazista nell'aprile del 1940 invase Danimarca e Norvegia. L'attacco alla Francia avvenne passando da Belgio, Olanda e Lussemburgo, a partire dal 12 maggio, mentre i reparti corazzati tedeschi colpirono nel centro, a Sedan. Il 22 giugno la Francia si arrese. Il nord del Paese fu annesso alla Germania, il sud diventa la Repubblica di Vichy, uno stato collaborazionista. A giugno scattò l'operazione “leone marino”: l'aviazione tedesca bombardò l'Inghilterra per invaderla. Gli inglesi grazie ai radar inflissero dure perdite agli aerei tedeschi nella battaglia della Manica. L'inferiorità italiana, vista contro la Francia, obbligò Mussolini a condurre una “guerra parallela” indipendente dai tedeschi, che nell'ottobre del '40 portò all'invasione della Grecia, poi conquistata da Hitler. Nel giugno del '41, Hitler avviò l'“Operazione Barbarossa”, ovvero l'attacco alla Russia di Stalin. Tre milioni di soldati iniziarono ad occupare il suolo sovietico, dirigendosi verso Leningrado, verso Mosca e Rostov. Le tre città furono assediate ma riuscirono a resistere grazie alla resistenza del popolo russo, che combatté una guerra patriottica. A dicembre con l'attacco a Pearl Harbor il Giappone dell'Imperatore Hirohito, alleato di Germania e Italia con il Patto Tripartito del 1940, trascinò nella guerra anche gli Stati Uniti di Roosevelt.

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