I Fasci di Combattimento fondati da Benito Mussolini nel 1921 diventarono il PNF, ovvero Partito Nazionale Fascista. Nel 1922, con la marcia su Roma, il futuro Duce ottenne l'incarico di formare un nuovo governo dal Sovrano, Vittorio Emanuele III, che lo ritenne l'uomo giusto per portare l'Italia fuori dalla crisi politica ed economica del dopoguerra, nonostante la forte carica di violenza che fin dagli inizi aveva contraddistinto il movimento fascista.