La prima declinazione Latino di I

Questo video riassunto spiega le basi per capire, ripassare e approfondire la prima declinazione latina, quella di ROSA - ROSAE, insomma. Per capire che cos'è la “declinazione” latina, dobbiamo ritornare alla grammatica italiana, e ricordarci che ogni sostantivo è formato da due elementi: radice e desinenza. La radice è la parte invariabile di una parola, cioè quella parte che non cambia e che esprime il significato del termine. La desinenza è invece quella parte che si modifica per fornirci alcune informazioni specifiche, ad esempio per farci capire se un termine è maschile, femminile, singolare o plurale. Anche in latino, la radice esprime un significato e la desinenza il genere e il numero di un sostantivo. A questo punto però occorre prestare particolare attenzione, perché oltre al genere e al numero, la desinenza di una parola latina ci offre anche un’altra informazione molto importante: essa è in grado di dirci quale funzione un sostantivo svolge all'interno di una frase. Si tratta di un soggetto? Di un complemento oggetto? Di un altro complemento? In latino questo genere di informazioni sono visibili nella desinenza di una parola, e sono espresse proprio dalla “declinazione”. La declinazione è l’elenco delle desinenze che un termine assume in base alla funzione che ha nella frase. Ogni funzione si chiama caso. In latino, i casi sono sei: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo. Possiamo dire che il nominativo è il caso del soggetto, genitivo è il caso del complemento di specificazione (Di chi? Di che cosa?), dativo è il caso del complemento di termine (A chi? A che cosa?), l'accusativo traduce il complemento oggetto (Chi? Che cosa?), vocativo è il complemento di vocazione (oh…!) e infine con l'ablativo traduciamo complementi vari (complemento di mezzo, compagnia, modo, etc.).

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